Who’s afraid of Baroque?
Who’s afraid of Baroque? titolo sicuramente curioso, “preso in prestito” dal famoso testo teatrale di E. Albee “Who’s afraid of Virgina Wolf”.
Non è un concerto e nemmeno uno spettacolo teatrale, ma un insolito e divertente spaccato sulla musica e sulla cultura italiana del Seicento.
Un continuo dialogo tra antico e moderno, un raffinato gioco di fusione, volto a spaziare tra improvvisazione jazz e arte della diminuzione, tra lazzi della Commedia dell’Arte e atmosfere swing.
Claudio Borgianni attinge a piene mani dal repertorio musicale e letterario del Seicento, smembrandolo, deformandolo, ed infine ricomponendolo per poter tracciare i punti di continuità che ci legano a quel mondo così lontano.
Vincenzo Capezzuto, peculiare voce dalla tessitura rara ed indefinita, già primo ballerino ed artista poliedrico è “la voce e il corpo” di questo progetto, sempre in bilico tra espressività colta e immediatezza popolare.
Who’s afraid of Baroque? coinvolge lo spettatore in un’atmosfera di magica emozionalità, guidandolo verso la riscoperta di un secolo talmente lontano e complesso da svelarsi ai nostri sensi in tutta la sua straordinaria e semplice modernità.
Il programma
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- ore 21,15
Vincenzo Capezzuto voce
Soqquadro Italiano
Francesco Tomasi tiorba e chitarra barocca
Marco Forti contrabbasso
Leonardo Ramadori percussioni
Claudio Borgianni concept e direzione artistica